Dolore somatico
Origina nel corpo (in greco antico soma) nel suo complesso, escludendo il sistema nervoso. In questa categoria si usa distinguere: il dolore somatico vero e proprio, intendendo l’eccitazione dei sensori del dolore situati nella cute, nei muscoli, nelle articolazioni e nelle ossa; il dolore somatico viscerale cioè il dolore che nasce dagli organi interni. In ambedue i casi, cioè che si parli di dolore somatico vero e proprio o di dolore somatico viscerale, di frequente, lo stimolo doloroso è ben individuabile, il dolore è controllabile da antinfiammatori e analgesici, il dolore è spesso acuto.
Dolore neuropatico
E’ il dolore causato da alterazioni del cervello, midollo spinale, nervi ed è caratterizzato da: non chiaro stimolo causale; il non essere influenzabile dai comuni analgesici; una frequente cronicità e, spesso, dall’essere poco localizzabile.
Quali tipi sono
La metà dei pazienti che si reca dal medico lo fa per una lamentela primaria dei seguenti dolori:
Le sinusiti, le anemie, l’ipertensione arteriosa, le otiti, le affezioni dentarie, le meningiti, il fumo, l’alcol... sono le più frequenti cause delle emicranie secondarie (10% dei mal di testa).
Il restante 90% è rappresentato dalle emicranie essenziali, cioè quel mal di testa di cui non è possibile stabilire con chiarezza la causa. Fra queste le più frequenti sono l’emicrania comune o vasomotoria e quella abituale.
L’emicrania comune
è caratterizzata da due sintomi principali: il dolore insorge spesso in una parte della testa e tende a diffondersi via via a tutto il corpo; in molti casi è violento e pulsante mentre in altri è sordo e continuo ed esacerbato da sforzi, movimenti, tosse, starnuti; una sua variante all’inizio oppure una sua concomitanza è la tensione dei muscoli della nuca e delle spalle. Il secondo sintomo, nausea, si manifesta molto spesso e se la persona sofferente arriva a vomitare non di rado cessa l’attacco.
Altri sintomi che possono accompagnare il dolore sono: aumento della lacrimazione oculare con bruciore, sonnolenza, aumento del muco nasale, senso di vertigini e instabilità alla luce e ad alcuni odori e suoni.
Emicrania abituale
Questo tipo di emicrania si presenta al mattino in modo sordo, può aumentare oppure no durante la giornata e accompagnare l’individuo fino al riposo notturno per ripresentarsi nuovamente il mattino seguente e tutto questo per settimane, mesi e, purtroppo, anche per anni.
I sintomi che presenta chi soffre di mal di schiena sono divisi a seconda del tratto della colonna vertebrale colpita. Vediamo i due dolori principali.
Dolore cervicale
Questo dolore può presentarsi in modo acuto oppure lento e via via più grave. Nel primo caso il dolore è improvviso e violento in una zona ristretta e ben localizzata della nuca (torcicollo). Nel secondo caso, a insorgenza lenta, il dolore è sordo, interessante tutta la nuca ed esacerbato o provocato dai movimenti del capo. Questa cervicalgia è detta cronica poiché molte volte continua per molto tempo.
Dolore lombare
Può presentarsi in forma acuta o cronica e comparire bruscamente. Quando è acuto in genere consegue all’improvviso per esempio nell’atto di sollevare un peso da terra. In questo caso si parla di “colpo della strega”, il dolore descritto come sensazione di uno “strappo” o di un “bruciore” violento. Nella forma cronica invece il dolore è di vecchia data.
Dolore sciatico
La “sciatica” è un sintomo doloroso del nervo sciatico (il tronco nervoso più grosso e più lungo del corpo umano) che decorre dalla parte lombare della colonna vertebrale ramificandosi in tutto l’arto inferiore e responsabile della sensibilità, del movimento delle gambe. Scoliosi, artrosi, discopatie o ernie del disco possono essere causa di sciatica, ma spesso il nervo può ammalarsi per suo conto (nevrite), per cause infettive, reumatiche e tossiche. Il dolore si manifesta in modo “vivo”, come da “nervo scoperto”, nella parte posteriore della coscia e della natica, con irradiazione lungo l’arto e nella parte anteriore e laterale della gamba, del polpaccio, interessando spesso anche il piede.
Dolore reumatico
E’ il dolore a carico delle articolazioni e delle strutture intorno a loro.
Vediamo adesso i principali tipi di dolore reumatico:
Dolore infiammatorio. Le cause di questo tipo di dolore possono essere di natura infettiva, immunitaria (reumatismo articolare acuto, artrite reumatoide, eccetera), dismetabolica (gotta). Il dolore interessa una o più articolazioni, può essere acuto oppure cronico e si associa generalmente ai classici sintomi dell’infiammazione.
Dolore meccanico. A parte i traumatismi acuti il dolore meccanico insorge generalmente in rapporto ad alterazioni della struttura ossea articolare e può derivare dai reumatismi infiammatori o da malattie di tipo “degenerativo” come l’artrosi. Il dolore spesso è scarsamente localizzabile in un punto preciso strettamente correlabile a particolari movimenti con il riposo. Talvolta le articolazioni sono facilmente dolorabili anche in rapporto alle “tensioni” muscolari e agli sbalzi della pressione atmosferica (clima). Fanno parte del dolore meccanico i cosiddetti reumatismi “extra - articolari” come le periartriti, le borsiti, le tendiniti, tutti processi infiammatori di strutture intorno alle articolazioni dovute a micro - traumatismi e caratterizzate da dolori acuti o cronici di solito ben localizzati ed evocati da precisi movimenti del segmento corporeo interessato.
Fibromialgia. La forma di “dolore reumatico” più comune interessa i muscoli e le strutture intorno alle articolazioni, non accompagnata da manifestazioni obiettive e infiammatorie né da impedimenti ai movimenti, denominata “reumatismo fibromialgico” oppure “fibromialgia diffusa”. Questo frequente disturbo colpisce in maggior parte le donne e i dolori vengono descritti come “fatica dolorosa”, “sensazione di stiramento”, bruciatura oppure morsicatura, “dolori dappertutto”, spesso drammaticamente influenzati dalle variazioni meteorologiche, e associate ad alterazioni del sonno, a mal di testa, a crisi ansiose.
Dolore viscerale
Il dolore somatico viscerale nasce dai sensori del dolore situati dentro e intorno agli organi interni del corpo umano. E’ spesso riferito a zone più o meno vaste della pelle a volte anche lontane dall’organo colpito. Esiste in questo senso una vera e propria “mappa” cutanea, ben conosciuta da tutti i medici, da cui è spesso possibile, individuata l’area dolente, risalire all’organo interno ammalato e non ben funzionante. Dato che il “mal di pancia” è molto diffuso tra la popolazione e riguarda il dolore viscerale, affrontiamo qui i due più comuni tipi di questo dolore: il dolore gastrico e quello ginecologico.
Dolore gastrico
Il “mal di stomaco” (dolore gastrico) è molto variabile da persona a persona anche se di solito è avvertibile nella metà superiore centrale dell’addome (epigastrio); può manifestarsi come bruciore, crampo, senso di dilatazione e può diffondersi in alto a destra o a sinistra, dietro lo sterno, a livello lombare della colonna vertebrale o fra le scapole. Il dolore può essere accompagnato da nausea oppure vomito e durare qualche giorno oppure essere sempre presente (dolore cronico). Le cause note del mal di stomaco sono la gastrite o l’ulcera e compare spesso dopo strapazzi fisici e dietetici o situazioni di stress.
Dolore ginecologico
I cosiddetti dolori mestruali possono essere dovuti ad anomalie funzionali (di tipo ormonale) oppure anche a problemi di tipo psicologico. Il dolore si accompagna spesso a mal di testa, a modificazioni dell’umore, e a caratteristiche spasmodiche (crampi) con tendenza a diminuire durante l’emorragia mestruale.
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